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Prende il via con la lezione di Giulio Xhaët il secondo modulo dell’Executive Master in Media Relations e Comunicazione Digitale.
Per chi lavora (o ambisce a lavorare) nella comunicazione, destreggiarsi su diversi fronti e spostarsi da un canale all’altro è all’ordine del giorno. Lo è ancora di più nel mondo e nella società di oggi, sempre più digitalizzata, veloce, liquida e iperconnessa.
L’era degli algoritmi digitali
Bacheca Netflix, Ricerca Spotify, riconoscimento vocale, bacheche social. La nostra fruizione di contenuti e dispositivi mobili è governata da algoritmi. I quali non sono altro che le manifestazioni concrete della cosiddetta Intelligenza Artificiale, un’espressione che attribuiamo a qualsiasi tecnologia capace di riprodurre le azioni svolte dalla mente umana.
Se però pensassimo che bastino gli algoritmi perché i nostri messaggi raggiungano il target desiderato commetteremmo un grosso errore. Le macchine fanno tanto, ma non tutto. Per questo è necessario sviluppare quelle digital skills che ci permettono di dialogare con gli algoritmi, per accompagnare i nostri messaggi là dove l’Intelligenza Artificiale non arriva.
Il modulo Digital Communication
Dopo aver trattato questi temi nel Professional Live Webinar con Valentina Vellucci, Giulio Xhaët è pronto a condividere la sua esperienza e la sua energia con gli Allievi dell’Executive Master in Media Relations e Comunicazione Digitale.
È prevista infatti per domani la giornata inaugurale del secondo modulo del percorso formativo, dopo che le precedenti settimane hanno visto i ragazzi approfondire tutti i temi dell’Ufficio Stampa e delle Media Relations.
Attraverso lezioni teoriche, case history e un vero e proprio laboratorio digital, il corso Digital Communications fornirà agli Allievi gli strumenti necessari per far breccia nell’ultrapopolato mondo dei new media, dalla gestione delle digital PR alla pianificazione di una digital strategy, dalla creazione di contenuti coinvolgenti alla conduzione di campagne pubblicitarie social.