La giornata indimenticabile degli Ingegneri della Moto da Corsa nelle sedi delle due eccellenze dell’industria dei motori e delle competizioni sportive
I massimi livelli dell’innovazione ingegneristica e della competizione sportiva al servizio dell’amore per le due ruote. Queste sono le sostanze di cui è fatto il Master in Ingegneria della Moto da Corsa, e questi sono gli elementi che hanno caratterizzato la giornata di venerdì scorso, un momento indimenticabile che rimarrà impresso a lungo nella memoria di chi l’ha potuto vivere.
La cornice di questo sogno ad occhi aperti, un sogno che potrebbe presto diventare realtà, è stata fornita dalla seconda trasferta di questa sesta edizione del Master, un viaggio che ha portato gli allievi in Lombardia, tra Milano e la provincia di Monza, nelle sedi di due protagonisti assoluti dell’industria dei motori e delle competizioni sportive: Pirelli e Yamaha.
“We sell what we race, we race what we sell” è lo slogan che caratterizza la presenza di Pirelli nelle competizioni motociclistiche. L’azienda milanese è presente nel mondiale Superbike dal 2004, con le gomme Diablo e le Diablo Supercorsa SC usate nelle categorie Supersport, Superstock 600, 1000 e European Junior Cup, ma l’impegno di Pirelli nel motorsport risale al suo fondatore Giovanni Battista Pirelli, che subito comprese l’importanza delle competizioni per lo sviluppo tecnologico dello pneumatico.
Accolti nel quartier generale della Bicocca dall’ingegner Paolo Gavardi e da Giorgio Barbier, rispettivamente Senior Applied Research Engineer e responsabile Racing Moto di Pirelli, gli allievi hanno iniziato la visita con un tutorial sullo pneumatico in Sala Futura. È qui, nello spazio aziendale dedicato all’innovazione e alla creatività, che Paolo Gavardi, coadiuvato da Tommaso Totti, ha mostrato ai ragazzi le diverse fasi di ideazione, sviluppo, testing e realizzazione dello pneumatico.
Prodotto di altissimo livello ingegneristico, lo pneumatico da competizione è una componente fondamentale della performance in pista, il cui livello dipende moltissimo dalle scelte effettuate su struttura, forme e mescole. Dopo il briefing in Sala Futura, accompagnati da Diego Sabato, Head of Indoor Testing Engineering, gli allievi hanno visitato l’area di indoor testing, dove Pirelli testa gli effetti statici e dinamici negli pneumatici, rilevando grandezza e forma dell’impronta a terra e certificandone le caratteristiche di qualità, tra cui la rumorosità, rilevata nell’apposita camera anecoica. Dall’area riguardante la parte fisica dello pneumatico, i ragazzi sono poi passati a quella che ne origina le proprietà meccaniche, ossia il dipartimento chimico, dove si stabilisce il compound dello pneumatico prima del successivo affinamento.
Completato il viaggio nel mondo dello pneumatico, i corsisti sono partiti alla volta della Brianza, e più precisamente verso Gerno di Lesmo, dove ha sede il reparto corse di Yamaha Motor. Qui, accompagnati dal General Manager Operations Marco Riva, gli ingegneri hanno potuto fare conoscenza con gli ambienti e le persone che stanno dando vita alle M1 che Valentino Rossi e Maverick Viñales guideranno nella stagione di MotoGP 2018.
Tre diapason compongono il logo di Yamaha. Rappresentano la melodia, l'armonia e il ritmo, tre componenti basilari nella musica, e simboleggiano la collaborazione tra i settori tecnologico, produzione e vendite all'interno dell’azienda giapponese, nota in tutto il mondo (il cerchio che li racchiude) in ambito motociclistico, nautico e musicale. Ed è proprio questa sensazione di armonia, bellezza e umanità, sintetizzata nella parola giapponese “Kando” su cui si fonda la mission del gruppo, che ha reso questa visita aziendale un’esperienza formativa a 360°.
La cura del dettaglio e la mentalità vincente trasparivano da ogni minimo dettaglio, così come la determinazione, la passione e la preparazione con cui Yamaha cura la sua presenza sui circuiti. Come se l’esperienza non fosse già abbastanza elettrizzante, si è aggiunta la visita a sorpresa di Silvano Galbusera, Crew Chief di Valentino Rossi e uomo box dalla grandissima esperienza nelle corse. Tra racconti e domande, gli Allievi hanno avuto la fortuna di sentire gli aneddoti di chi lavora a stretto contatto con uno dei più grandi campioni della storia del motociclismo, riuscendo a carpire aspetti importanti riguardanti l’affinità necessaria a raggiungere le massime prestazioni in gara, e l’importanza del feeling tra tecnico, squadra e pilota.
La visita è poi proseguita con un tour in azienda. Impossibile non provare un brivido di fronte alle moto esposte, protagoniste di alcune delle pagine più memorabili della storia del motociclismo, come la mitica YZR-M1 che Valentino Rossi portò al titolo iridato nel 2004, e non restare affascinati di fronte alla perfetta integrazione tra l’estro e la genialità della cultura italiana e l’efficienza e il perfezionismo di quella giapponese.
Entusiasmo, competenza e passione. Le visite a Pirelli e Yamaha Motor Racing hanno permesso agli Allievi di apprendere nozioni e pratiche altamente specialistiche sullo pneumatico e sull’organizzazione di un racing team. Al tempo stesso hanno consentito loro anche di respirare lo spirito e la cultura di due aziende affermate, dotate di filosofie ben distinte ma riconosciute in tutto il mondo grazie all’investimento in tecnologie all’avanguardia, alla capacità di innovazione e all’attenzione per la qualità del prodotto.