Nel project work commissionato da Woolrich agli Allievi dell’Executive Master in Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane ci sono pochi vincoli e tanta libertà per esprimere il proprio potenziale.
“Non abbiate paura di osare”. Se è vero che certe storie si raccontano meglio dalla fine, le parole con cui Mauro Prestopino, Global HR Director di Woolrich, si è congedato dagli Allievi dell’Executive Master in Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane descrivono al meglio lo spirito del project work di questa 13a edizione, illustrato ai ragazzi nel briefing
tenutosi la scorsa settimana.
Come raccontato da Prestopino stesso, era da diverso tempo che nell’HR Unit di Woolrich aspettavano questa occasione: "potersi contaminare con persone dai diversi vissuti formativi e professionali permette di acquisire nuove idee e nuove prospettive, e sono molto contento che finalmente possiamo portare a frutto la nostra idea di project work”.
E molto soddisfatti sono anche gli Allievi del Master, che nelle prossime settimane potranno misurarsi su un progetto reale, per uno dei brand più importanti del mondo fashion e non solo.
Le parole chiave del project work per Woolrich: onboarding ed engagement
Nato negli Stati Uniti nel 1830, negli ultimi anni Woolrich si è sempre più legato ai colori italiani. Oggi l’headquarter dell’azienda è a pochi passi da Bologna, ed è qui che l’HR unit tiene le redini del personale aziendale, sia corporate che retail. Empowerment, vision, integrity, responsibility, learning mindset, empathy: questi sei valori definiscono il brand Woolrich, e tracciano gli assi per la employee experience dei suoi dipendenti.
Un’esperienza che l’HR unit di Woolrich vuole arricchire attingendo alle idee, alla visione e al talento dei nostri Allievi del Master, con un project work concepito per dare massima libertà alla creatività e alla competenza dei ragazzi.
Al centro degli obiettivi illustrati da Alessandra Pollio, Gianluca Nisticò, Alessandra Bidetti, Samanta Montebugnoli, gli altri responsabili HR Italia di Woolrich intervenuti al briefing, ci sono due elementi: il processo di onboarding e l’engagement del personale.
Su di essi i gruppi di lavoro saranno chiamati a elaborare le proprie proposte progettuali, che nelle presentazioni di fine Master daranno prova della capacità degli Allievi di mettere a sistema le competenze apprese durante il percorso e di dimostrarsi all’altezza di un brand dalle grandi tradizioni, ma dallo sguardo sempre rivolto al futuro.