Dopo un percorso ricco di spunti, sfide e curato da docenti di eccezione, una nuova classe di giovani professionisti è pronta per prendere posto nelle grandi sfide della comunicazione.
Si è conclusa la 21a edizione del Master in Marketing e Comunicazione d’Impresa. Nell’anno che verrà ricordato come quello della consacrazione dell’Intelligenza Artificiale, una nuova classe di giovani professionisti si affaccia al mondo del lavoro, dopo otto mesi di formazione ad altissimo livello e ad alto tasso pratico.
La conclusione di un percorso completo
È stata la classica ciliegina sulla torta. La tappa finale di un lungo viaggio che ha visto susseguirsi emozioni ed esperienze. 300 ore di formazione durante le quali si sono alternate lezioni frontali, workshop e ospiti di primo piano per raccontare casi di successo. E si sono costruiti legami, personali e professionali, destinati a durare nel tempo.
Nessun ambito è stato trascurato, per fornire alla classe del Master le competenze per essere i Marketing Manager di oggi e di domani. Accanto allo studio degli asset del Marketing strategico e operativo, necessari per individuare gli obiettivi e comprendere le sostanziali differenze tra B2B e B2C, sono state approfondite le best practice della Comunicazione digitale, dal web al social media marketing, e di quella offline, esplorando le opportunità rappresentate dagli Uffici Stampa e dai rapporti con i Media.
Oltre alle hard skills, i partecipanti ha potuto cogliere importanti spunti per sviluppare le soft skills (competenze trasversali) che un buon manager deve saper mettere in campo per costruire Progetti di Marketing vincenti e una squadra affiatata: comunicazione efficace, relazione con l’altro, leadership e strategia per essere efficaci nel discorso pubblico sono alcune delle tematiche necessarie allo sviluppo delle abilità manageriali, integrate nel percorso formativo, per fornire strumenti utili ad affrontare nuove grandi sfide professionali in maniera consapevole.
Il Project Work per Forno Brisa: una prova superata a pieni voti
A proposito di sfide, non poteva mancare il Project Work in cui mettere alla prova abilità, talento e capacità creativa. Per l’occasione, è sceso in campo un brand che a Bologna è già icona dell’incontro tra innovazione e tradizione: Forno Brisa.
Forno Brisa ha richiesto ai partecipanti un Piano di Marketing finalizzato a consolidare la propria community, per mantenerla attiva, coinvolta e informata sulle missioni e le iniziative del brand. La classe si è perciò divisa in tre gruppi di lavoro i quali, dopo una fase di analisi del mercato, delle strategie attuate dalla concorrenza e del metodo per acquisire e ingaggiare i target ideali, hanno sviluppato altrettante proposte strategiche e operative. Alla presentazione hanno presieduto due figure chiave di Forno Brisa: Marella Chiodini, responsabile Marketing e Laura Loi, responsabile HR, che al termine delle presentazioni hanno voluto congratularsi con tutti i partecipanti per la qualità, la completezza e la pertinenza delle proposte messe in campo.
Sulle spalle dei giganti
A guidare i gruppi, come sempre, un pool di professionisti esperti: da Fabrizio Ciannamea, Co-founder di MEC&Partners a Valentina Vellucci, Marketing Manager in Nuovamacut, che hanno condiviso la propria esperienza in ambiti chiave della comunicazione 3.0.
Web, Social Media e Guerrilla Marketing, ma anche display advertising, storytelling e i segreti di una brand identity efficace, sono solo alcuni degli argomenti sui quali la classe ha potuto sviluppare uno sguardo strategico e funzionale alla realizzazione di Piani di Marketing aziendali orientati a risultati tangibili, misurabili ed efficaci.
“Marketing e Comunicazione sono settori in mutamento costante e, per di più veloce, la vera sfida per il futuro è quella di acquisire il pensiero critico e comprendere come svilupparlo nel tempo, a fronte di questi mutamenti. - così Fabrizio Ciannamea, coach di progetto, presente alla giornata conclusiva - Questi otto mesi sono stati fondamentali per trasmettere una metodologia che allieve e allievi potranno coltivare e perfezionare autonomamente, rimanendo sempre concreti e orientati al risultato”.