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È scattata l’edizione numero 16 dell’Executive Master in Media Relations e Comunicazione Digitale. Primo modulo: l’ufficio stampa, ai tempi della digital transformation.
È iniziata una nuova edizione, la sedicesima, dell’Executive Master in Media Relations e Comunicazione Digitale, il percorso formativo rivolto ai professionisti della comunicazione off-line e on-line di oggi e di domani.
Primo banco di prova per una classe di nuovi a dir poco spumeggiante le attività di PR, Ufficio Stampa e Media Relations, l’oggetto del modulo inaugurale del Master, coordinato dalla Responsabile Ufficio Stampa e Corporate Events di Mec&Partners Patrizia Semeraro.
Cambiano i canali, cambiano le interazioni, ma l’evoluzione non scalfisce la funzione fondamentale dell’Ufficio Stampa: selezionare, filtrare e veicolare il flusso delle informazioni - a cui ora si aggiungono i contenuti - dall’interno all’esterno, per migliorare l’immagine e la reputazione e alimentare la comunicazione con i pubblici di riferimento.
Dalle PR all’attività di press office, dalla brand reputation al crisis management
Ed è proprio questo il filo conduttore delle lezioni di queste prime settimane, che vedono alternarsi in aula veri e propri maestri della comunicazione quali Filippo Bertacchini, Head of Government Relations di BASF Italia e profondo conoscitore delle Public Relations, Giampaolo Colletti, giornalista e manager d’impresa, massimo esperto di comunicazione digitale, e Paola Abruzzese, consulente media e PR e specialista del crisis management.
Sono loro a guidare gli Allievi in un percorso integrato, che affronta i grandi temi della comunicazione all’epoca della digital transformation, ma non perde di vista il day-by-day dell’attività di press office e public relation, su carta e su web. Perché comunicatori si nasce ma professionisti si diventa. E certe dinamiche della comunicazione, anche se hanno avuto origine in tempi lontani, sono destinate a durare per sempre.