Con le emozioni della visita allo stabilimento di Automobili Lamborghini e le presentazioni del project work si chiude la decima edizione dell’Executive Master in Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane.
Ci sono giornate che condensano in sé così tante esperienze e così tanti significati, che quando è il momento di raccontarle non si sa nemmeno da che parte cominciare. Ci sono giornate che sono così ricche di avvenimenti ed emozioni, affermazioni e riconoscimenti, che solo a distanza di qualche tempo si può iniziare a comprenderne appieno la portata.
Era il 1963 quando Ferruccio Lamborghini prendeva piena coscienza della sua vocazione di costruttore di automobili supersportive. E’ il 2019 quando una classe di giovani e ambiziosi professionisti, in quello stesso stabilimento che diede vita alla sfida da sogno del suo fondatore, acquisisce piena consapevolezza delle proprie capacità e, si spera, lo slancio decisivo per diventare protagonista e prendere in mano il proprio futuro.
Cronaca di una giornata fantastica
La giornata conclusiva della decima edizione dell’Executive Master in Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane, con le presentazioni dei project work elaborati dagli Allievi per Automobili Lamborghini, si preannunciava epica, e così è stata.
L’inizio è all’insegna del puro stupore. Per la bellezza delle Huracan e delle Aventador che minuto dopo minuto, postazione dopo postazione, assumono quei colori fiammanti e quelle forme seducenti che le rendono le auto più ambite dagli appassionati di supercar di tutto il mondo. Per il rombo dei motori Lamborghini, segno inconfondibile di performance estreme e tra le massime espressioni del mito della velocità. Per l’efficienza, la cura dei dettagli, la tecnologia così sofisticata e al tempo stesso così umana che caratterizza le linee di produzione - rigorosamente dedicate - delle vetture della Casa del Toro.
Nemmeno il tempo di capire cosa lasci più meravigliati che nell’adiacente Manifattura Lamborghini, lo stabilimento appositamente progettato e costruito per la produzione dell’Urus, ci si trova immediatamente immersi nel futuro. L’Industria 4.0 è una coreografia perfetta in cui macchinari e robot collaborativi si muovono all’unisono con gli uomini e le donne che li governano, per realizzare un’automobile che è entrata in scena solo di recente ma che ha già fatto la storia.
Naturale che dopo un’esperienza di pura eccellenza come questa, le motivazioni e l’ispirazione, già a livelli massimi, superino ogni limite. E che le sensazioni positive - di chi è pronto ad esibirsi - e le alte aspettative - di chi sta per assistere - vengano confermate in una splendida dimostrazione di talento, creatività, competenza e professionalità.
Presentazioni che lasciano il segno
I cinque gruppi di Allievi si alternano sul palco presentando i propri lavori. Ciascuno di essi concentrato su specifici aspetti della candidate e dell’employee experience di Automobili Lamborghini. In prima fila ci sono alcune delle principali figure chiave delle Risorse Umane dell’azienda: Alberto Ferrarotto, Head of Employer Branding, docente di questa decima edizione e referente del project work; Giuseppe Nardacchione, Head of Industrial Relations, Giovanni Romano, HR Business Partner e Chiara Conti, Training and Development Coordinator.
Completezza e precisione dell’attività di benchmarking, progettualità e capacità gestionale, innovatività della proposta ed efficacia della presentazione. Sono questi i quattro criteri su cui la giuria procede alla valutazione dei progetti, nella cui realizzazione gli Allievi sono stati supportati, oltre che dalla Coordinatrice Scientifica del Master Simona Calzolari, dai due coach di progetto e angeli custodi Carlos Munoz Novo, consulente esperto di etica e multiculturalità, e Andrea Capano, responsabile selezione di HERA.
“First Contact First Day” è il titolo del lavoro del primo gruppo, che presenta proposte per migliorare la talent attraction sui diversi canali a disposizione per l’acquisizione di nuove risorse. “Diversity” è il progetto del secondo gruppo, che attraverso un mix di relazioni interpersonali e strumenti tecnologici punta a far sì che diversità e multiculturalismo acquisiscano sempre più valore nella fase di onboarding. “Rookies On Board” è il progetto del terzo gruppo, focalizzato sull’induction e sullo sviluppo di soluzioni mirate al pieno coinvolgimento già dai primi giorni di vita in azienda. Speed è l’acronimo di “Support People Engagement, Enhance Diversity”, il progetto del quarto gruppo che punta sulle diversità per veicolare il coinvolgimento e la valorizzazione degli individui e lo spirito di appartenenza aziendale. “Learning Hub” è il titolo del progetto del quinto gruppo, che con il motto “Be the driver of your future” propone soluzioni strategiche e operative per la formazione dei dipendenti.
Un’esperienza di cui fare tesoro
Ed è proprio quest’ultimo gruppo, composto da Alessandro Bergonzoni, Alessandra Pizzinato, Stefania Failla, Federico Cardinali e Lorenzo Piscaglia ad aggiudicarsi la palma di vincitore. Ma nessuno rimane deluso, e la tensione delle presentazioni lascia via via spazio alla felicità di chi si sta rendendo conto di aver conseguito un risultato importante. La consegna dei diplomi è il primo momento per celebrare il completamento del percorso e riconoscere il valore di ciò che è stato fatto.
“Grazie ragazzi per l’entusiasmo che avete dimostrato in questi cinque mesi. Complimenti per il risultato ottenuto e per i traguardi che da qui in avanti, grazie al lavoro compiuto, potrete raggiungere” è il commento di Simona Calzolari, a cui fanno seguito i ringraziamenti di Vilma Febbroni, Direttrice di Professional Datagest: “Ringrazio Lamborghini per la splendida opportunità che ci ha dato. La decima edizione di questo Master non avrebbe potuto essere più speciale, e il merito è anche di questi splendidi ragazzi a cui auguriamo un futuro ricco di successi e soddisfazioni sia professionali che personali”.
“Ci aspettavamo molto e non siamo rimasti delusi. Tutti i progetti sono di altissima qualità, molte delle idee che avete avanzato sono pronte per essere messe in pratica” è il commento finale di Alberto Ferrarotto, che a nome di Automobili Lamborghini omaggia gli Allievi con una frase ispirazionale di Tena Desae e di 15 parole che racchiudono il senso di un’intera esperienza formativa, progettata per arricchire la mente, e il cuore, di chi vi partecipa:
“Grazie del tempo che ci avete dedicato, del tempo che vi siete dedicati. Buona vita”.