È scattata una nuova edizione, la settima, del percorso formativo numero uno del bike motorsport!
Il profumo dell’asfalto, il rombo dei motori, la tensione del pre-gara che sfocia in pura adrenalina. Quello del motociclismo è un mondo unico, fatto di emozioni fortissime e di passioni difficilmente eguagliabili. Ma il motociclismo, e in particolare quello sportivo, è anche e soprattutto ingegno. È tecnologia, innovazione, una ricerca continua per il superamento dei limiti dentro e fuori dai circuiti di gara.
È questo lo spirito che contraddistingue il Master in Ingegneria della Moto da Corsa - il percorso formativo progettato per gli ingegneri con la passione delle due ruote - di cui si è tenuta, venerdì 12 ottobre, la serata di apertura della settima edizione.
Organizzato a Bologna, nel cuore della MotorValley emiliano-romagnola, il Master in Ingegneria della Moto da Corsa è diventato negli anni il punto di riferimento per la formazione in ambito bike motorsport.
Più di 300 ore di attività formative tra lezioni in aula, esercitazioni con strumenti e software specialistici, formazione esperienziale e giornate in pista. Una faculty di soli professionisti, provenienti da eccellenze del settore e racing team dei più importanti campionati motociclistici. Una classe di Allievi di altissimo profilo, di diversa estrazione accademica e professionale, uniti dalla comune passione per la moto da corsa.
Una passione che continua a travalicare i confini. I 35 ingegneri che si sono presentati ai nastri di partenza di questa settima edizione provengono da 14 regioni d’Italia, dalla Spagna e dall’Australia, a riprova di un percorso sempre più attrattivo, qualificato e qualificante.
“Accogliamo questa sera un gruppo di ragazze e ragazzi brillanti ed entusiasti, che ha superato una selezione mai così serrata e che possiede tutte le caratteristiche per proseguire la storia di successo di questo Master” ha dichiarato Vilma Febbroni, direttrice di Professional Datagest, nel suo discorso di benvenuto.
Hanno presenziato all’evento Gian Carlo Cavina, Consigliere Federale di FMI – Federazione Motociclistica Italiana, e Michele Moretti, Responsabile Relazioni Istituzionali di Confindustria ANCMA, le due associazioni che insieme alla Fondazione Marco Simoncelli patrocinano il Master sin dalla prima edizione.
“L’obiettivo primario della Federazione è la tutela e la promozione del motociclismo, e questo Master è tra le forme più alte e concrete di attuazione della mission federale”, ha sottolineato Cavina.
“Attenzione! Con questo percorso non vi apprestate solo a coltivare una passione - ha evidenziato Moretti - Questo Master è un vero e proprio trampolino di lancio, come testimoniano le richieste di CV da parte dei nostri associati al termine di ogni edizione. Le opportunità ci sono. Saperle cogliere, ora, spetta soltanto a voi”.
I loro saluti istituzionali sono stati seguiti dall’intervento del Coordinatore Tecnico del Master, il Responsabile Dinamica del Veicolo di Ducati Corse Riccardo Savin. Prima di offrire una panoramica sul programma didattico, Savin ha voluto ribadire i vantaggi di questo Master sia per gli Allievi che lo frequentano che per le aziende che lo supportano.
“In questi sette anni il Master in Ingegneria della Moto da Corsa ha contribuito a diffondere la cultura dell’innovazione, e aiutato le aziende a presidiare il mercato del lavoro in un settore estremamente competitivo. E soprattutto ha regalato a tanti ragazzi la possibilità di costruire intorno alla passione per le moto il proprio futuro professionale”.
Sul palco si sono poi alternati i docenti, per la presentazione dei moduli che compongono il programma del Master: un viaggio nel know-how più specialistico e avanzato della moto da corsa, che parte dalla dinamica del veicolo, passa per l’elettronica, l’aerodinamica e l’analisi dati su pista, e si conclude nella gestione e nell’organizzazione di un racing team.
Dulcis in fundo, i protagonisti del Master, gli Allievi, che si sono presentati a docenti e colleghi condividendo storie e curiosità sulle proprie vite professionali e sulla passione per il motociclismo. Due mondi che per questi ragazzi si sovrapporranno per i prossimi sette mesi, fino a maggio 2019. E che chissà, per alcuni di loro, sicuramente per i più meritevoli, arriveranno a sovrapporsi per tutta la vita.