Si è concluso il primo modulo dell’Executive Master in Fashion Management. Ora dal brand il focus si sposta sul Buying & Merchandising.
Tempo di primi traguardi all’Executive Master in Fashion Management. Si è infatti concluso sabato scorso il primo dei quattro moduli che compongono il Master, quello dedicato al “Strategic Fashion Brand Management”.
Cinque settimane di altissimo valore formativo, tra attività in aula insieme ai docenti professionisti del settore, e incontri con manager e protagonisti del Fashion Made in Italy e sostenibile.
Un po’ arte un po’ scienza: il Fashion Brand Management
Come figura responsabile delle attività di branding e di marketing necessarie per posizionare il brand sul mercato, il campionario delle competenze del Fashion Brand Manager è molto vario: va da quelle più specifiche legate al mercato della moda, ai suoi trend e alle sue dinamiche, a quelle più generali in ambito marketing e comunicazione. Per questo la poliedricità è stata una parola chiave del programma di questo primo modulo.
Il Master è iniziato con Federico Bertini, Head of Marketing & Communication di Dorelan, per tanti anni responsabile Marketing e e-commerce del gruppo Aeffe, che ha condiviso una panoramica approfondita degli scenari e delle evoluzioni del settore moda.
A seguire, con Severo Monaco, Customer Service Manager di Woolrich, gli Allievi hanno approfondito il calendario delle attività e le diverse funzioni e responsabilità di un’azienda fashion, prima di approcciare gli economics del Fashion Management, con un’esercitazione pratica su un business plan.
Roberto Ramazza, Operations & Supply Chain Manager Imax - Max Mara Group, ha poi trattato il tema della catena produttiva e dell'importanza delle scelte logistiche, mentre con Stefano Lorenzetti, Sales Director South Europe Woolrich, il focus si è spostato sulla struttura commerciale e lo sviluppo del business.
A concludere il modulo sono stati Fabio Benassi e Lorenzo Greco, rispettivamente Responsabile sviluppo prodotto e Fashion Designer Twinset e Head of Merchandising GCDS. Con la lezione “Dal brand alla collezione: accessori e abbigliamento”, i due hanno chiuso il cerchio sul brand management, anticipando alcuni dei temi al centro del secondo modulo del Master, “Strategic Fashion Buying & Merchandising”.
Saisei, Mialuis, Etro e V°73: il Made in Italy è protagonista
Saisei, Mialuis, Etro e V°73 sono quattro brand del Fashion Made In Italy, accomunati dalla forte vocazione alla sostenibilità.
I partecipanti del Master hanno avuto la possibilità di conoscerli da vicino nelle testimonianze che hanno impreziosito questa prima parte di percorso.
Giorgia Palmirani, founder di Saisei, ha tenuto una vera e propria lezione sul Sustainable Fashion, su come si pratica e come si distingue dal semplice Greenwashing.
Mariaelena Mallone, designer & founder di Mialuis, ha mostrato come la moda può interpretare e valorizzare l'essere donna e sconfiggere gli stereotipi di genere.
Caterina Rossini, Leather Goods Director and RTW and Textile Merchandising Director di Etro, ha approfondito il processo creativo e di produzione di una collezione di successo.
Infine Elisabetta Armellin, founder di V°73, ha presentato la case-history della sua fashion boutique in cui produce borse, accessori e calzature femminili unendo tradizione, tecnologia e moda responsabile.
Prossima sfida: buying & merchandising
Dal Fashion Brand Manager, l’attenzione si sposta ora su altre due figure chiave del Fashion Management: il buyer e il merchandiser. Sabato in aula ritorna Fabio Benassi per la prima lezione del modulo, dedicata ai trend di prodotto, cui farà seguito Benedetta Cesarini, Business Analyst in Rinascimento, per aprire la parte dedicata agli economics di buying & merchandising.