Dalla catena produttiva alla moda sostenibile


Roberto Ramazza e Rossana Diana protagonisti al Master in Fashion Management

Dalla catena produttiva alla moda sostenibile

Proseguono le attività all'Executive Master in Fashion Management, che lo scorso weekend ha festeggiato la settimana della moda con un sabato di lezioni decisamente da ricordare.

La giornata è cominciata con l'intervento di Roberto Ramazza, Operations and Supply Chain Manager in Max Mara Group, che ha approfondito l’importanza delle scelte produttive e logistiche nell’attuale panorama del Fashion.

Se fino agli anni duemila i brand di moda incentravano tutta la produzione in due collezioni all’anno, nell’ultimo decennio l’affermarsi del paradigma del Fast Fashion ha imposto un completo ripensamento delle logiche e delle tempistiche del settore. In questo contesto in continua e veloce evoluzione la scelta dei fornitori e un’attenta pianificazione logistica diventano dunque aspetti fondamentali, anche in ragione dell'importanza della supply chain e del “made in” nella definizione del brand e della sua identità valoriale.

E proprio i valori sono stati al centro della seconda parte della giornata, che ha visto gli Allievi ricevere la visita di una testimonial di assoluta eccezione. Rossana Diana è una designer e una stilista con esperienze di primissimo piano e un'imprenditrice e manager dalle idee e dai valori vincenti.

Eclettica, conoscitrice del prodotto moda a 360° e dotata di straordinaria creatività, Rossana Diana vanta una carriera di soli successi, cominciata nel tempio della moda High Tech della Milano degli anni '80 "Zeus", e proseguita collaborando con brand di eccellenza quali Vivienne Westwood, Diesel, Larusmiani, Plein Sud e Bomisa.

Nel 2009 arriva la svolta della sostenibilità: ispirata dal libro del filosofo ungherese Ervin Laszlo "The Chaos Point", Rossana Diana decide di dare concreto seguito alle riflessioni maturate durante le esperienze professionali, che l'hanno portata a pensare che non possa esserci estetica senza etica. Nasce il progetto per la sostenibilità della moda Venette Waste, per trasformare lo spreco in valore. Nasce la Web Fashion Academy, un network di professionisti della moda impegnati a creare nuove sinergie e generare un circolo virtuoso per il futuro. Sorge, infine, la Waste Couture, una collezione che usa come risorsa lo spreco dell'attuale sistema per trasformarlo in valore e realizzare moda Made in Italy, venduta a prezzo equo, nel rispetto dei canoni di qualità d'eccellenza, del valore del tempo e del pianeta.