All'Executive Master in Media Relations e Comunicazione Digitale la lezione del docente Giampaolo Colletti dedicata a video storytelling e linguaggi digitali
Com’è cambiato il lavoro del Communication Manager negli ultimi dieci anni? Quali le novità generate da una tale rivoluzione culturale, ancor prima che tecnologica, per un professionista della comunicazione?
Il 2019, stando alle ultime ricerche, ci fornisce dei numeri piuttosto eloquenti in tema di accesso alle informazioni da parte degli utenti: nei fatti, il tempo trascorso per la fruizione di contenuti web ha sfondato il muro delle 6 ore (media esatta di 6 ore e 4 minuti, GlobalWebIndex / Q2 e Q3 2018).
Un dato del genere non può che porci di fronte al riconoscimento di una transizione tra analogico e digitale ormai avanzata, in cui il comunicatore moderno ha dovuto per forza di cose ridefinire il proprio ruolo, operando in maniera sempre più trasversale e muovendosi come un alfiere della cultura digitale all’interno delle aziende.
In che modo? Per prima cosa, coinvolgendo nei flussi di ammodernamento e digitalizzazione tutte le unità di business.
Quella affrontata nell’ultimo weekend, dagli Allievi della 13a edizione dell’Executive Master in Media Relations e Comunicazione Digitale, è stata una lezione che ha superato ben presto i confini della comunicazione tradizionale per trasformarsi in un workshop in cui, attraverso l’approfondimento di case studies ed esempi pratici, è stato possibile affrontare tematiche inedite e innovative. Tra video storytelling e digital transformation abbiamo esplorato la natura e il funzionamento dei nuovi linguaggi digitali al servizio della comunicazione d’impresa.
I ragazzi, infatti, hanno avuto l’opportunità di incontrare un relatore d’eccezione, Giampaolo Colletti, professionista della comunicazione e digital storyteller di fama nazionale, autore e giornalista per diverse emittenti e testate (Il Sole 24 Ore, Fatto Quotidiano, Rai 3, Radio 24, ecc.) oggi Contents & Audience Manager presso Sanofi Italia.
Una nuova tappa all’interno di questo percorso formativo con una classe estremamente motivata, che, dopo aver acquisito i primi elementi teorici sui principali sistemi di informazione e gli strumenti pratici per svolgere una reale attività di ufficio stampa e PR, in quest’ultima giornata di lezione ha saputo cogliere una sfida altrettanto avvincente, misurandosi con il lavoro del moderno Communication Manager.
Tra attualità e idee per il futuro, abbiamo discusso le potenzialità di Internet, alla luce della versatilità che contraddistingue questo strumento: a seconda dei casi può essere un termometro di criticità presso i propri stakeholder, come ha ricordato Colletti, ma può essere anche un efficace strumento di prevenzione e monitoraggio in termini di community.
I social network, invece, hanno portato orizzontalità laddove regnava la verticalità del rapporto tra mittente e destinatario. In altri termini, se prima le imprese e le organizzazioni sfruttavano il medium per rivolgersi a una platea indistinta, oggi questa verticalità è stata totalmente ribaltata. Nel 2019 è importante che le aziende sappiano raccontare la verità, creando relazioni con pubblici di riferimento più che mai ibridi e ristretti, intercettandone i bisogni profondi.
Quali le dinamiche?
In un tale contesto, ha aggiunto il docente Giampaolo Colletti , come effetto del carattere di orizzontalità dei nuovi mezzi, divenuti per gli utenti dei veri e propri “strumenti editoriali”, si verificano processi di cambiamento nella costruzione dell’immagine, dell’identità e della reputazione aziendale, che sempre di più si basano su dinamiche relazionali o narrative.
E le azioni?
- Ascoltare prima di vendere.
- Porsi con l’obiettivo di presidiare gli spazi, i mercati, i pubblici in cui si è pronti a fare il proprio ingresso, e non di condizionarli.
- Intercettare gli interessi, senza necessariamente doverne creare di nuovi.
- Veicolare la vision aziendale, andando oltre la mera comunicazione di prodotto o di brand: sposare la stessa causa significa condividere lo stesso futuro.
Le aziende devono guadagnarsi lo status di Net Citizen e devono farlo in poco tempo. Non è possibile determinare la propria identità online in modo assoluto, ma si può farlo solo in modo relazionale. E per riuscirci, le opportunità offerte dai nuovi strumenti digitali sono pressoché infinite.
Tanti gli argomenti trattati per una lunga giornata di formazione: dalle nuove frontiere del video storytelling per le imprese alle instant news e al live streaming per i sistemi di informazione, fino alle ultime novità dal mondo gaming e ai recenti sviluppi della realtà aumentata.
Una lezione chiave, che rappresenta un passaggio cruciale all’interno di questo primo modulo di studio dedicato alle attività di Ufficio Stampa & Media Relations, fondamentale per costruire nei partecipanti nuove competenze sempre up-to-date e toccare con mano gli strumenti più innovativi a disposizione del Communication Manager.