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Con la cerimonia di chiusura e la consegna dei diplomi è terminata sabato scorso la 23ª edizione del Master in Meeting Management.
Bologna, 27 giugno 2020 - Proprio come ogni Event planner, abituato a confrontarsi con numerosi imprevisti, anche gli Allievi e le Allieve del Master in Meeting Management hanno dovuto raccogliere le sfide di un anno complesso, in un percorso formativo cominciato a ottobre 2019 e che si è svolto in distance learning da marzo in poi. A sottolineare l’impegno dei ragazzi, nonostante le difficoltà incontrate, è stata anche Maria Gabriella Gentile, Meeting Consultant, Responsabile Learning Center Federcongressi&Eventi, docente e coordinatrice del Master, durante la cerimonia conclusiva.
Dal lancio di prodotto all’evento commerciale: i project work
Suddivisi in cinque gruppi di lavoro, Allievi e Allieve del Master si sono cimentati nell’organizzazione di un evento e hanno presentato i project work, come da tradizione, nella giornata finale. Rispettando la consegna ricevuta dai docenti, ogni gruppo ha scelto di approfondire un diverso ambito del Meeting Management: alcuni hanno optato per il lancio di un nuovo prodotto, altri per un evento di carattere commerciale e altri ancora per un evento a scopo benefico, dimostrando di aver appreso durante il loro percorso i fondamenti di una professione che richiede flessibilità, organizzazione e spirito d’iniziativa.
Il Master patrocinato da Federcongressi&Eventi si conferma anche in questo frangente un punto di riferimento per la formazione di Event planner e Professional Organizer, fornendo gli strumenti per intraprendere queste professioni in uno scenario in continua evoluzione. A ottobre partirà infatti la 24ª edizione, le selezioni sono in fase di svolgimento.
L’organizzazione di eventi nel post Covid-19
In occasione della giornata conclusiva del Master, abbiamo fatto un punto sull’organizzazione di eventi nel post Covid-19, per capire quali sono le prospettive di questo settore. La meeting industry ha un ruolo molto importante all’interno dell’Industria del Turismo italiana, con circa il 4% del PIL nazionale e oltre 1.000.000 professionisti impiegati. Per analizzare l’impatto del Covid-19 sul mondo degli eventi, l’IAEH (International Association of Event Hosts) ha coinvolto i suoi 41 membri in una survey che ha toccato 22 Paesi tra Asia, Europa e Americhe. Come evidenziato dai dati raccolti, le cancellazioni e i rinvii sono stati molto numerosi in tutto il mondo e le realtà che non hanno ancora fissato una nuova data sono ben l’80% dei membri. Nonostante il brusco e improvviso arresto dovuto alla pandemia, il settore sta però avendo una ripresa, come ha sottolineato Maria Gabriella Gentile: “gli eventi stanno ripartendo, anche se il percorso per tornare a una nuova normalità è ancora lungo. Le ultime normative del Governo e quelle locali, delle Regioni, hanno dettato le regole per riprendere in sicurezza”.
La ripresa dei congressi nelle regioni italiane
In quasi tutte le regioni italiane, dopo la sospensione totale imposta dal DPCM dell’11 marzo scorso e valida almeno fino al 14 luglio, i congressi potranno invece riprendere. Il decreto, infatti, rimetteva alle Regioni la decisione sull’eventuale riapertura anticipata. Le prime ad approvare la ripartenza sono state la Sicilia e la Campania, dove dall’8 giugno è di nuovo possibile organizzare congressi e fiere; a seguire, Emilia-Romagna, Abruzzo, Basilicata, Sardegna, Puglia, Veneto, Lazio, Liguria, Toscana, Umbria, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Marche. Tutto ciò, naturalmente, nel rispetto di tutte le normative volte a garantire la sicurezza di organizzatori e partecipanti.
Le linee guida della Federcongressi&Eventi
Federcongressi&Eventi aveva già realizzato nei mesi scorsi un documento di sintesi con le linee guida per meeting ed eventi su tutto il territorio nazionale che prevedano la partecipazione di delegati nazionali e internazionali. Il documento, che si basa sulla normativa nazionale in materia di indicazioni igienico-sanitarie per prevenire la diffusione del virus Covid-19, sulle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, delle singole Regioni e Province autonome, tiene conto di regole di base come:
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controlli all'entrata
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distanziamento fisico
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uso dei dispositivi
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corretta sanificazione degli ambienti.
Eventi digitali: le tecnologie come strumento per ripartire
La spinta verso il digitale è stato un fattore comune a tutti i settori a seguito della pandemia e del lockdown. Anche nel documento di Federcongressi&Eventi, infatti, c’è un forte invito all’utilizzo del web per automatizzare i processi di organizzazione e gestione, con l’obiettivo di ridurre le interazioni dirette tra le persone. Il digitale è stato però un vero e proprio protagonista in molti casi, poiché, come sottolinea Maria Gabriella Gentile, “la trasformazione degli eventi in modalità virtuale è oggi la soluzione più frequentemente scelta”: dal mondo della cultura a quello della formazione, nei mesi scorsi tantissime realtà hanno rivisto e riprogettato gli eventi in programma, in formato digital. Secondo la survey di PCMA, che ha raccolto le risposte di 515 organizzatori di eventi professionali e oltre 200 supplier, infatti, il 53% dei rispondenti nei prossimi tre mesi ha riprogettato un evento in digitale, il 24% ha previsto modalità anche digitali per un evento in presenza. La Gentile sottolinea però come “sia i promotori che i partecipanti confermano il valore del face to face rispetto a quelli online. La nascita di eventi e format ibridi caratterizzerà i mesi a venire, ma bisognerà mettere insieme le due esigenze, tenendo conto dell’importanza del rapporto diretto, oltre a garantire la sicurezza rispetto al rischio biologico”.
La Meeting&Incentive Industry cambia per adattarsi alla nuova realtà, ma resta la certezza che per lavorare in questo settore sia quanto mai necessario imparare dai professionisti, da chi lo vive in prima persona e ne conosce tutti gli aspetti.