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La prima uscita degli Allievi del Master in Meeting Management è un tripudio di gusto e imprenditorialità
Natura, tipicità locali e promozione del territorio: è questo il fil rouge che lega le esperienze-evento delle quattro sedi visitate nella giornata di sabato scorso, 2 dicembre, dagli Allievi del Master in Meeting Management – Gestione, Comunicazione e Marketing degli Eventi: quattro realtà dell’organizzazione eventi, della promozione turistica e del marketing territoriale saldamente ancorate alla dimensione locale ma con lo sguardo rivolto al mondo.
Nella prima di tante uscite disseminate nell’arco del percorso formativo, i ragazzi hanno raggiunto alcune delle location più esclusive del territorio emiliano-romagnolo, in un itinerario circolare tra le provincie di Modena e Bologna compiuto insieme ad esperti professionisti dell’organizzazione eventi e sotto la supervisione del docente Stefano Soglia, consulente in marketing dei servizi, specializzato nei settori turismo e sviluppo territoriale.
La giornata è cominciata di buon mattino con la visita al Castello di Levizzano, antica fortezza medievale poi trasformata in dimora signorile e ora divenuta, a seguito di un’importante opera di ristrutturazione, sede esclusiva per eventi privati e aziendali. Con Enrico Cimador, consulente in turismo e promozione enogastronomica, gli Allievi hanno visitato le diverse strutture che compongono questo affascinante complesso. Tra queste l’antica torre Matildica e le magnifiche "Stanze dei Vescovi", i cui soffitti affrescati, le pareti ricche di fregi, figure allegoriche e scene di ambiente cavalleresco forniscono una cornice da sogno ai tanti innamorati che accorrono al Castello da tutto il mondo per celebrarvi il proprio matrimonio.
La seconda tappa del percorso ha visto gli Allievi immergersi nei profumi inebrianti dell’Acetaia Sereni di Marano sul Panaro (MO). Tramandata di generazione in generazione, l’Acetaia Sereni non è solo un centro storico di produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale, ma con il suo agriturismo circondato da colline di vigneti e oliveti è una location perfetta per soggiorni di relax o per eventi di tipo corporate, come attività di team building aziendali. Nell’esperienza-evento offerta dall’acetaia, dunque, l’”Oro Nero di Modena” diventa l’elemento centrale di un viaggio nel gusto e nella tradizione emiliani, e capace di coniugare natura e gastronomia, tradizione e modernità.
Dopo un ristoro con prodotti tipici locali del Consorzio di Castelvetro, il gruppo è poi rientrato in terra bolognese per visitare un unicum assoluto nel suo genere, situato in località Zola Predosa. Parliamo di Cà la Ghironda, spettacolare area museale votata alla promozione e alla diffusione dell'arte e della cultura utilizzata, come illustrato agli Allievi dalla responsabile eventi Laura Martinelli, come sede per eventi di natura sia corporate che privata. Inserita in un contesto architettonico di nuovissima concezione, ospitato all’interno di un parco di 10 ettari sulle prime pendici dei colli bolognesi, Cà la Ghironda è un museo con opere che vanno dal 1500 ad oggi, uno spazio atelier che offre attività didattiche e laboratori creativi, un resort con 50 unità abitative e una sede idonea ad ospitare congressi, meeting, cene di gala e di lavoro, matrimoni, corsi, fiere, presentazione prodotti, sfilate, workshop e tanto altro.
Non poteva mancare in questa giornata una visita a FICO, Fabbrica Italia Contadina, il nuovo parco agroalimentare di Bologna che ha aperto i battenti due settimane fa. Assieme a Maria Fernanda Mendoza, responsabile della promozione turistica di FICO, gli Allievi hanno visitato gli spazi dinamici che costituiscono il Centro Congressi del parco: ambienti modulari e il foyer d’avanguardia, la serra agrumeto, l’anfiteatro posto nel centro esatto del Parco. Spazi progettati per ospitare riunioni, congressi, meeting di ogni natura e portata, da intervallare con i corsi tematici, le attività di team building, i cooking show e i laboratori degustativi.