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In Italia nel 2017 sono circa 8 milioni gli utenti che utilizzano LinkedIn almeno una volta al mese per trovare lavoro, individuare potenziali clienti, ricercare nuovi talenti e collaboratori da assumere in azienda. Acquistato da Microsoft nel giugno del 2016 per 26.2 miliardi di dollari, LinkedIn è il più grande network professionale esistente sul web con più di 100 milioni di iscritti nel mondo.
Ma cosa scrivere nel profilo LinkedIn per renderlo efficace? E quali sono le best practice per usarlo al meglio? Giovanni D’Amaro, Senior Recruiter & Graduate Assessor, ci da 5 consigli per migliorare e ottimizzare il profilo Linekdin.
Come creare un profilo efficace
La prima e più importante regola da seguire quando ci si approccia per la prima volta alla stesura del proprio profilo è quella di completare tutte le sezioni presenti. Dalla foto, che deve essere professionale e coerente con la qualifica, fino alle skills, il profilo deve essere completo al 100% per raggiungere il massimo dell’efficacia.
Vediamo insieme quali sono le sezioni di sui si compone un profilo LinkedIn e quali sono le guidelines per compilarle al meglio.
La sezione dedicata alla qualifica, o headline, è la prima informazione visibile del profilo. Si riferisce al ruolo svolto in azienda o, nel caso in cui si stia cercando lavoro, alla posizione a cui si ambisce. Il campo di testo è libero e prevede un massimo di 120 caratteri. La parte relativa alle esperienze, invece, fornisce un breve riepilogo delle esperienze lavorative. Non è necessario elencarle tutte, ma è consigliabile inserirne almeno 3. La sezione formazione è naturalmente incentrata sul background scolastico e accademico, ma devono essere inseriti anche i corsi di specializzazione post-laurea come i Master o gli stage con valenza didattica (come ad esempio gli stage di tesi). In ultimo, è opportuno aggiungere almeno 50 collegamenti alla rete per accrescere la visibilità del profilo in questione.
Una sezione particolarmente importante per rendere il profilo LinkedIn efficace è il summary, o riepilogo. Si tratta di quella breve casella di testo (massimo 2000 caratteri) che compare appena al di sotto della qualifica e che funge da primo biglietto da visita per coloro che stanno visitando il nostro profilo. È consigliabile iniziare il proprio summary con una frase ad effetto, una citazione, un gioco di parole, qualcosa che catturi l’attenzione del visitatore e lo induca a leggere l’intero testo. Nel riepilogo, poi, è buona norma inserire un breve riassunto non solo delle esperienze lavorative, ma anche delle esperienze personali, degli hobby e delle passioni extra-professionali, così da fornire un quadro quanto più completo della persona.
La terza regola per creare un buon profilo LinkedIn sta nell’individuare delle keyword adatte a descrivere la propria area professionale e inserirle più volte all'interno delle diverse sezioni. Ad esempio, se si lavora o si vorrebbe lavorare nel marketing, si dovranno utilizzare termini appartenenti alla stessa area semantica (marketing, web marketing, marketing assistant, marketing specialist cc.) nella qualifica, nella headline, nel riepilogo, nelle competenze e anche all’interno della formazione e delle esperienze lavorative passate. Ovviamente bisogna sempre stare attenti a non esagerare, o si finirà per ammassare troppe parole chiave rendendo il profilo eccessivo e ridondante.
Questi accorgimenti miglioreranno il posizionamento e la visibilità del profilo non solo all’interno di LinkedIn, ma anche sui motori di ricerca. Non tutti sanno, infatti, che il profilo LinkedIn è uno dei primi risultati della SERP di Google quando si cercano il nome e il cognome di una persona. Per avere un buon posizionamento, però, non basta utilizzare e ripetere le keyword, ma è necessario personalizzare anche l’URL del proprio profilo, inserendo nome e cognome nella cosiddetta slug, la parte finale modificabile dall'utente.
L’ultimo consiglio per strutturare un profilo efficace è quello di inserire delle milestone, dei traguardi, che hanno segnato la propria carriera o la propria crescita personale. Come il summary, anche le milestone hanno la funzione di trasmettere a chi visita il nostro profilo un’idea più chiara di ciò che siamo sia dal punto di vista personale che professionale.
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